EDITORIA E LEGGE
EDITORIA E LEGGE è il blog dell'Avv. Marina Lenti, che dal 2012 riporta notizie, tendenze e questioni legali dedicate alla filiera libraria e musicale, spaziando in temi di diritto d'autore, marchi, privacy, diritti d'immagine, information technology law.
EMAIL: info(at)avvocatomarinalenti.itDA DOVE INIZIARE
Nel blog trovate oltre 160 articoli originali dedicati alla materia, ma se è la prima volta che lo visitate, potete iniziare dai primi concetti di base che è utile sapere in base alla categoria in cui rientrate:
- Se siete SCRITTORI o ILLUSTRATORI partite da QUI
- Se siete EDITORI partite da QUI
- Se siete MUSICISTI partite da QUI
Se avete un problema specifico da sottopormi, o se volete contattarmi per fissare conferenze o seminari potete scrivermi a info@avvocatomarinalenti.it, o se si tratta di una semplice domanda, leggete più sotto le istruzioni per l'iscrizione alla newsletter. Altre informazioni sono reperibili nelle FAQ.
In ogni caso, sappiate che
©Marina Lenti - Tutti i diritti riservatiPER ESORDIENTI
Per gli aspiranti scrittori o scrittori esordienti è disponibile il servizio di cui a questo link. Per ulteriori informazioni, scrivetemi a info@avvocatomarinalenti.it
Trovate **QUI** le mie referenze
NEWSLETTER
A QUESTA PAGINA è possibile iscriversi alla Newsletter.
L'iscrizione consente di sottopormi gratuitamente n.1 quesito specifico, a patto che la soluzione non preveda necessariamente l'esame di documenti.
Dopo l'inserimento dell'email e alla relativa richiesta di conferma, controlla la tua casella di posta per confermare l'iscrizione. Se non vedi arrivare l'avviso, controlla la casella dello spam.
Inserendo il tuo indirizzo email e confermando l’iscrizione rispondendo alla relativa mail che riceverai, dichiari di aver letto e accettato la privacy policy del sito che puoi visualizzare QUI.
Archivio
FEED
martedì, 22 Apr 2025
RESTITUZIONE FITTIZIA: IL NUOVO ESCAMOTAGE DELL’EDITORIA A PAGAMENTO
Case editrici, editoria 619 0
Nel già discutibile universo dell’editoria a pagamento, dove l’autore finanzia la pubblicazione della propria Opera e contro cui ho diffusamente parlato in questo blog, si sta diffondendo un nuovo stratagemma contrattuale che rischia di essere, più che una garanzia, un miraggio ben confezionato.
Si tratta di una clausola che suona più o meno così: “Se il tuo libro supera una certa soglia di copie vendute, ti rimborsiamo l’intero esborso iniziale”. Una promessa allettante, che dà l’illusione di poter “rientrare dei costi” grazie al successo editoriale. Ma alla prova dei fatti, questa soglia non viene mai raggiunta. E non solo per motivi legati alla reale performance commerciale dell’opera.
La durata del contratto, infatti, è spesso breve o comunque non sufficiente a permettere un’adeguata promozione e distribuzione nel tempo (sempre che questa venga fatta, cosa che certamente nell’editoria a pagamento è l’eccezione e non la regola, visto che l’editoria a pagamento vive delle copie che vende ai propri autori e non da quelle che vende ai lettori. A peggiorare la situazione, l’autore si ritrova completamente privo di strumenti reali per verificare le vendite effettive del proprio libro:
-
Nessuna tracciabilità garantita da bollini SIAE;
-
Nessuna pattuizione in merito alla possibilità di verifiche contabili dell’editore;
-
Rendiconti lacunosi, sporadici o del tutto assenti.
Eppure, riguardo a quest’ultimo punto, la legge parla chiaro. L’articolo 110-quater della Legge sul Diritto d’Autore (L. 633/1941), introdotto con il recepimento della Direttiva UE 2019/790, impone che:
“ I soggetti ai quali sono stati concessi in licenza o trasferiti i diritti e i loro aventi causa hanno l’obbligo di fornire agli autori e artisti interpreti e esecutori, […] informazioni aggiornate, pertinenti e complete sullo sfruttamento delle opere e prestazioni artistiche, e la remunerazione dovuta”.
Molti editori (e qui, purtroppo, bisogna aggiungere anche non a pagamento) eludono però questa disposizione, confidando nel fatto che l’autore – spesso inesperto e alle prese con la sua prima pubblicazione – non saprà né come controllare, né come reagire.
Risultato? La clausola sul rimborso resta solo sulla carta. E l’autore finisce per pagare, pubblicare e non vedere né ritorni economici, né dati trasparenti.
Il consiglio agli autori è quindi quello di non fermarsi all’apparenza di formule promozionali che sembrano tutelarvi. Chiedete sempre chiarezza, pretendete rendiconti dettagliati, e non firmate senza aver letto e compreso la portata di ogni clausola. Perché dietro la promessa di un rimborso, spesso, c’è solo un contratto studiato per non arrivarci mai.
Foto Pixabay/OpenClipart-Vectors