EDITORIA E LEGGE
EDITORIA E LEGGE è il blog dell'Avv. Marina Lenti, che dal 2012 riporta notizie, tendenze e questioni legali dedicate alla filiera libraria e musicale, spaziando in temi di diritto d'autore, marchi, privacy, diritti d'immagine, information technology law.
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lunedì, 13 Lug 2020
LA GESTIONE OPERATIVA DEI DIRITTI D’AUTORE
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Ci sono parecchi comportamenti che distinguono autore puramente amatoriale dall’autore professionale e questo indipendentemente dal successo ottenuto o dalla grandezza della casa editrice con cui ha pubblicato. Indipendentemente anche dal fatto di aver già pubblicato.
Il primo indice è non aver studiato le basi della scrittura. Essere professori di letteratura permetterà di scrivere in buon Italiano, ma non significa affatto padroneggiare le tecniche narrative o saggistiche, indispensabili per catturare l’attenzione di un editore. Per questo esistono opzioni per tutte le esigenze: dal costoso (le scuole di scrittura), all’abbordabile (manuali), fino al gratuito (blog e forum).
Il secondo, invece, è non sapere come funziona la filiera editoriale, onde evitare di essere alla merce di un meccanismo che non si comprende. Anche in questo caso esistono corsi, manuali, blog e forum.
Il terzo è non conoscere nulla del diritto editoriale, così che si firmerà il contratto di edizione completamente da sprovveduti, scoprendo gli errori quando ormai è troppo tardi. In questo caso ci sono seminari, blog e forum.
Il quarto è la mancanza di organizzazione pratica nella gestione dei propri diritti. Se nei casi precedenti è una questione di apprendimento e di buona volontà, in questo caso si tratta di buona volontà e di organizzazione.
Quando si comincia a pubblicare un libro non è fondamentale, ma quando i libri iniziano a diventare 3, e magari figliano in diritti secondari come le traduzioni (che non sono così difficili da raggiungere rispetto, ad esempio, a un’opzione per i diritti cinematografici), è assolutamente indispensabile avere una visione di insieme.
È necessario perciò approntare un raccoglitore ove allocare singole cartellette, ciascuna intitolata a un libro, dove conservare copie dei vari contratti e della relativa corrispondenza legale (rinnovi, modifiche, recessi, risoluzioni, diffide). In questo modo, avrete tutto sottomano ogni volta che si tratterà di rintracciarli per i più disparati motivi che la durata della vita di un libro vi richiederà lungo il cammino.
Nota a margine: la stessa cartelletta, debitamente suddivisa da un qualche tipo di separatore, potrebbe essere usata anche per raccogliere il materiale promozionale come la cartella stampa, i comunicati stampa, le locandine degli eventi, i ritagli delle interviste giornalistiche. Si tratta infatti di prezioso materiale da utilizzare sul sito autoriale (un’altra cosa che consiglio di creare comprando un dominio col proprio nome, lasciate perdere le piattaforme gratuite – qui potete trovare indicazioni su come strutturarlo).
Collateralmente, è bene creare un foglio Excel che indichi i titoli, l’editore italiano, l’editore estero e qualsiasi altra controparte che abbia ottenuto lo sfruttamento dei diritti secondari. Per ciascuno di loro, andrà indicata la data di scadenza del contratto (che, attenzione, non sempre decorre dalla firma dello stesso bensì a volte dalla pubblicazione del libro), il termine entro cui esercitare il recesso se è previsto il rinnovo automatico del contratto, l’esistenza di opzioni o prelazioni.
In questo modo non si rischierà di sovrapporre involontariamente le licenze, di sforare i tempi di recesso qualora non si è rimasti soddisfatti dell’editore (oppure, nel caso contrario, di proporgli un rinnovo, di non accorgersi che un editore sta continuando a vedere il libro a contratto scaduto.
Se siete all’inizio del percorso e state pensando ” vorrei avere questo problema”, sappiate che se siete buoni autori siete determinati a farvi strada (indipendentemente dal grado di successo che potrete avere), il problema lo avrete nel giro di pochissimi anni. Quantomeno, se non con la gestione dei biglietti secondari, coi singoli contratti di edizione, perché gli editori sono sempre a caccia di buoni libri.
E se vi sarete organizzati in questo modo dall’inizio, verrà il giorno in cui ringrazierete di avere letto questo articolo.