EDITORIA E LEGGE
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lunedì, 03 Mar 2014
LE NUOVE PROFESSIONI DELL’EDITORIA: IL SELF PUBLISHING ASSISTANT
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Mentre, da un lato, gli editori tengono costantemente monitorata la percentuale di diffusione dell’ebook, dall’altro sempre più autori, magari anche già pubblicati e anche relativamente famosi nella loro nicchia di genere, guardano a questo formato per autopubblicare nuove opere oppure per ripubblicare vecchi titoli dei quali sono tornati in possesso dopo la scadenza del contratto editoriale.
Tuttavia, saper impaginare un ebook, sceglierne la tipologia, stabilire quale sia la migliore piattaforma su cui investire, contattare illustratori ed editor per migliorarne grafica e testo (o persino traduttori per sbarcare direttamente all’estero) sono operazioni che non tutti sono in grado, o semplicemente hanno voglia o tempo, di fare.
Chi se ne è reso conto sta allora provando a creare una nuova figura editoriale, quella del self publishing assistant, o per meglio dire nella lingua di Dante, dell’assistente all’autopubblicazione (che peraltro potrà anche essere tranquillamente cartacea e necessitare comunque delle medesime competenze).
In America, dove arrivano sempre prima, esiste già, in questo senso, un mercato abbastanza sviluppato, seppur ancora giovane. In Italia si stanno invece muovendo i primissimi passi ed è facile immaginare che anche gli studi editoriali classici, quando avranno visto che la cosa funziona, cercheranno di adeguarsi. Questo, secondo me, non si trasformerà tanto in concorrenza per i beta-assistenti che avranno scommesso sulla nuova sfida, quanto piuttosto in ulteriori sbocchi di lavoro proprio per loro, perché è immaginabile che gli studi editoriali più grossi cercheranno una figura già specializzata, piuttosto che investire tempo e denaro per formare un proprio dipendente tradizionale facendogli acquisire ulteriori competenze tecniche.
Accanto alle incombenze specifiche che ho menzionato sopra, è possibile pensare a sviluppare il lavoro in direzioni ulteriori, per esempio affiancare la distribuzione porta a porta in librerie locali con le quali l’assistente all’autopubblicazione potrà stringere convenzioni. Inoltre si potrà pensare anche all’offerta di servizi collaterali, gratuiti o a costo contenuto, come ad esempio la promozione sui social network, la costruzione di siti autoriali e persino la produzione di audiolibri. A mio modo di vedere, il miglior modo di gestire queste tre ultime opportunità sarà quello di affidarsi a propria volta a esperti, visto che si tratta anche qui di specifiche competenze tecniche che non si improvvisano in un giorno, me che meno quelle relative agli audiolibri. Per quanto riguarda sito e social network, nella modalità gratuita potrebbe essere contemplato un periodo di prova, in quella a costo contenuto si potrebbe pensare a un servizio ‘basico’ con possibilità di ulteriori implementazioni a costo ulteriore.
Come si vede, Internet può far fiorire sinergie fra le varie ‘expertise’ e nuovi sbocchi di lavoro, mutando profondamente un panorama editoriale che è già da un po’ in profondo fermento pure nelle sue figure più classiche, editori e agenzie letterarie in primo luogo. Prossimamente parleremo anche di questo e di come il digitale stia modificando anche i loro assetti tradizionali.
Foto:Thedor Moise/Pixabay